giovedì 28 aprile 2011

Eiaculazione precoce & consigli pratici


Evitare l’eiaculazione precoce con alcuni consigli pratici

L’eiaculazione precoce è una condizione che crea disagio, tuttavia gli uomini che ne soffrono non devono abbattersi, né devono pensare che il meccanismo di eccitazione non funzioni, se mai funziona fin troppo! Ma allora come rallentare l’eccitazione ed evitare l’eiaculazione precoce? nei casi più “gravi” l’unica risoluzione della condizione di eiaculazione precoce è il trattamento farmacologico con Priligy dapoxetina, mentre nei casi meno gravi alcuni consigli pratici possono bastare ad evitare l’eiaculazione precoce.
Evitare l’eiaculazione precoce pensando a qualcosa di triste : questo consiglio ha dei pro e dei contro, in quanto pensare a cose tristi certamente rallenta l’eccitazione sessuale e serve ad evitare l’eiaculazione precoce, ma pensieri tristi possono anche determinare una totale perdita di erezione.
Masturbarsi prima del rapporto sessuale : questo è un consiglio soprattutto per i giovani che hanno un periodo refrattario (periodo fisiologico che intercorre tra un’erezione ed un’altra) tendenzialmente breve, mentre gli uomini al di sopra dei 45/50 anni tendono ad avere un tempo refrattario maggiore. Ciò significa che masturbarsi prima del rapporto sessuale può servire ad evitare l’eiaculazione precoce ma vi è il rischio di dover aspettare molto tempo prima che una nuova erezione sopraggiunga.
Allenarsi con la masturbazione : evitare l’eiaculazione precoce con l’allenamento durante la masturbazione può essere un buon metodo per imparare a controllare il proprio riflesso eiaculatorio. Durante la masturbazione è consigliabile inserire delle pause volontarie in modo tale da avere il pieno controllo del proprio stato di eccitazione.
Variare le posizioni durante un rapporto : cambiare le posizioni durante il rapporto sessuale servirà a “prender tempo” e a distogliere l’attenzione dalla fase culminante dell’atto sessuale, ossia l’eiaculazione. Evitare l’eiaculazione precoce non sarà l’unico vantaggio, in quanto si renderà anche meno monotono il rapporto sessuale.
Evitare l’eiaculazione precoce: cosa non fare

Per evitare l’eiaculazione precoce bisognerà poi evitare alcuni comportamenti o alcune abitudini sbagliate. Lo stile di vita di un uomo è fondamentale per evitare l’eiaculazione precoce, per cui:
Dormire almeno 8  ore per notte : servirà a ridurre lo stress e ad essere più rilassati anche durante i rapporti sessuali.
Seguire un’alimentazione sana : l’alimentazione scorretta è nemica del sesso. Per cui se si vuole evitare l’eiaculazione precoce è bene ridurre i pasti serali prediligendo cibi poco grassi.
Praticare sesso in condizioni sfavorevoli : a volte l’eiaculazione precoce può essere determinata da fattori esterni, ad esempio luoghi poco tranquilli (come l’auto o una casa in cui vi sono altre persone o peggio bambini) che rendono il rapporto sessuale frettoloso e difficile da vivere serenamente. Per evitare l’eiaculazione precoce quindi, bisogna prediligere luoghi confortevoli e atmosfere che vanno a vantaggio della coppia.

martedì 26 aprile 2011

Gli europei e l’eiaculazione precoce


Cosa pensano gli europei dell'eiaculazione precoce?

Una ricerca svolta su oltre 4500 uomini provenienti da ben 9 Paesi europei, tra cui si annovera anche l’Italia, ha fatto luce su alcuni aspetti dell’eiaculazione precoce e su come questa venga vissuta dagli europei.

Ne è venuto fuori che gli italiani sono molto più interessati alla qualità della prestazione sessuale piuttosto che alla quantità, ma che l’eiaculazione precoce è un disagio spesso presente nella vita di coppia. Secondo gli italiani, l’eiaculazione precoce è un problema da affrontare proprio per vivere al meglio i rapporti sessuali di coppia, ma all’atto pratico non riescono a parlarne né con la partner né con uno specialista. Tuttavia dalla ricerca è emerso anche che i nostri connazionali sono parecchio insoddisfatti della propria partner e del modo in cui le donne vivono il sesso e che questa è una delle ragioni per cui si verifica l’eiaculazione precoce.
Dichiarazioni simili sono state fatte anche dagli spagnoli, che si dicono insoddisfatti della propria vita sessuale nel 50% dei casi e che sia proprio questa insoddisfazione a scatenare l’eiaculazione precoce.  

Per gli spagnoli però l’eiaculazione precoce è un problema da celare perché troppo imbarazzante, quindi risultano, rispetto agli italiani, meno consapevoli dell’importanza del dialogo quando si è colpiti da eiaculazione precoce.

Gli inglesi invece hanno dimostrato di essere i più colpiti e frustrati dalla condizione di eiaculazione precoce, ma sono quelli che, più di altri, ammettono il problema con più facilità e meno inibizioni. I francesi infine, sembrano essere quelli meno colpiti dal problema dell’eiaculazione precoce, in quanto alle prime avvisaglie di “flop” tendono a parlare e ad affrontare il disagio con la propria compagna.

Che dire .. forse dovremmo prendere esempio da francesi ed inglesi, perché solo il dialogo di coppia ed il supporto di un medico specialista possono realmente aiutare a risolvere la condizione di eiaculazione precoce.

martedì 19 aprile 2011

L’uomo e i problemi di infertilità




Per il 55% delle coppie italiane l’infertilità dipende da lui … 

Se una coppia non riesce ad aver un figlio, spesso le responsabilità dell’infertilità vengono attribuite maggiormente alla donna, quando in realtà nel 55% delle coppie italiane il problema sembra essere più maschile che femminile. Gli esperti ritengono che si debba sfatare il mito per cui l’infertilità sia una “colpa” e che soprattutto sia una colpa della donna. Ma da dove deriva la convinzione che l’infertilità sia donna? Nel più dei casi dalla pura e semplice rassegnazione. La coppia tenta di avere un figlio, magari anche per anni, ma il fallimento anziché portare a delle indagini specialistiche, porta alla rassegnazione e all’attribuire delle colpe spesso senza senso e del tutto fuorvianti. Sono infatti tantissimi i casi in cui l’infertilità è dovuta a problematiche fisiologiche maschili che se risolte consentirebbero di mettere fine all’infertilità.

L’infertilità come problema di coppia e non del singolo

L’infertilità dunque non può essere considerato un problema femminile e si farebbe uno sbaglio anche a pensare che sia solo maschile. La verità è nel mezzo e l’infertilità è una problematica della coppia che come tale si deve affrontare in due e nel modo giusto. Vale a dire che se in una coppia vi sono problemi di infertilità è necessario fare delle analisi specifiche, volte ad individuare la causa dell’infertilità stessa. Chi decide di andare a fondo al problema dell’infertilità, spesso viene a conoscenza di disfunzioni sessuali, disturbi e malattie che nemmeno sospettava di avere, e trattando queste condizioni nel 50% dei casi riesce anche a risolvere l’infertilità.
Dati recenti dati resi noti in occasione del 60° Congresso della Società degli Urologi del Nord Italia (SUNI), svoltosi a Bologna, hanno inoltre dimostrato che l’infertilità maschile è diffusa nel nostro paese tanto quanto l’infertilità femminile e che nel 55% delle coppie italiane i problemi di infertilità riguardano più lui che lei.

Infertilità maschile: quali le vere cause?

Le colpe dell’infertilità maschile sono attribuibili soprattutto allo stile di vita scorretto. Infatti l’accumulo di stress, il troppo lavoro, l’inquinamento, l’alimentazione o l’abuso di alcol droghe e farmaci, sono tutti elementi che contribuiscono all’insorgenza delle disfunzioni sessuali e di conseguenza dell’infertilità maschile. Lo stile di vita dunque determina nel più dei casi patologie come il varicocele (spesso sottovalutato), l’alterazione del liquido seminale, l’impotenza e l’eiaculazione precoce (per maggiori informazioni su questa condizione clicca qui).
Giuseppe Martorana, presidente e direttore della Clinica urologica dell’Università di Bologna sostiene che “Un giovane su quattro con problemi riproduttivi mostra tracce di lesioni da infezione cronica alla prostata, aspetto che fa pensare che si sarebbero potuti prevenire”, ciò significa che spesso le coppie con problemi di infertilità non indagano sulle reali cause che la scatenano, entrando nella rassegnazione, controproducente e pericolosa per la salute. A questo punto, la conclusione a cui si deve arrivare è che per risolvere l’infertilità della coppia la parola chiave è una soltanto: Prevenzione.

venerdì 15 aprile 2011

Eiaculazione precoce: come riconoscerla


Eiaculazione precoce: quali sono i criteri per riconoscerla?
Molti credono che “calcolare” la durata del rapporto sessuale sia il solo e giusto criterio per riconoscere un’eventuale eiaculazione precoce. In realtà non è proprio così, in quanto sono i maggiori esperti in materia a sostenere che la durata dei rapporti sessuali è estremamente soggettiva e che per tale ragione la durata dei rapporti sessuali non possono costituirsi come unico criterio per la diagnosi dell’eiaculazione precoce.

Pertanto un uomo può avere rapporti sessuali brevi e non per questo soffrire necessariamente di eiaculazione precoce. Rapporti sessuali, infatti, possono verificarsi per svariate ragioni, ad esempio se l’uomo non ha rapporti sessuali frequenti, se la partner è occasionale o se si è avuta una giornata particolarmente stressante e ricca di impegni. In queste situazioni, un’eiaculazione precoce è del tutto giustificabile e non imputabile alla patologia dell’eiaculazione precoce vera e propria.

Ma allora quali sono i criteri per riconoscere l’eiaculazione precoce? e soprattutto come stabilire se si è affetti da una patologia sessuale o se si tratti solo di un’eiaculazione precoce transitoria?

La risposta a tali quesiti è più semplice di quanto si possa pensare. L’eiaculazione precoce, intesa come disturbo sessuale, è una condizione che si verifica costantemente e ripetutamente, o comunque nella maggior parte delle situazioni in cui la volontà dell’uomo non corrisponde alla risposta fisica che si produce. Vale a dire che un uomo che non vuole avere un rapporto sessuale breve, a causa dell’eiaculazione precoce involontaria è costretto a terminare un rapporto sessuale prima di quanto avesse desiderato. Inoltre il disturbo da eiaculazione precoce lascia sempre un senso di frustrazione dopo il rapporto sessuale, cosa che tendenzialmente non accade dinanzi ad uno sporadico episodio di eiaculazione precoce.
È estremamente importante non confondere delle situazioni transitorie di eiaculazione precoce con la vera e propria patologia dell’eiaculazione precoce, in quanto il rischio è quello di fare un uso sbagliato dei trattamenti farmacologici indicati per questa condizione.

mercoledì 13 aprile 2011

Cialis tadalafil : la pillola del weekend anti impotenza che supera il Viagra!


La nota casa farmaceutica Lilly Icos grazie ai continui studi, volti a realizzare un farmaco anti impotenza ancor più vantaggioso dello storico Viagra, è riuscita a dar vita ad un nuovo trattamento contro la disfunzione erettile, ovvero il Cialis tadalafil (per maggiori informazioni sul trattamento clicca qui). Dall’immissione in commercio di Viagra prima e Cialis tadalafil poi, le vendite di questi due farmaci anti impotenza hanno superato anche le previsioni più ottimistiche, risultando i trattamenti contro la disfunzione erettile più venduti sia in Italia che in tutta Europa.
 Sia il Viagra che il Cialis tadalafil, nel corso degli anni hanno sempre dimostrano livelli molto soddisfacenti di efficacia, tanto che le percentuali di successo di questi due farmaci anti impotenza si aggirano intorno al 87%. Non a caso, infatti, le considerevoli vendite di Viagra e Cialis tadalafil hanno rappresentato e continuano a rappresentare la “svolta” nella risoluzione del più diffuso disturbo sessuale maschile, ovvero l’impotenza.
 Tuttavia, per quanto il Viagra sia il farmaco anti impotenza da più anni presente sul mercato, il Cialis tadalafil in base alle statistiche di mercato recenti sembra essere quello più venduto e di riflesso quello più apprezzato, grazie al suo principale vantaggio, ovvero un’emivita molto più lunga rispetto al Viagra. Infatti il Cialis tadalafil permette di ottenere erezioni fino a 36 ore successive alla sua assunzione, ed è per tale ragione che in altri paesi europei il Cialis tadalafil viene chiamato come “pillola del weekend”, ossia la pillola che assunta il venerdì consente di beneficiare dei suoi effetti per tutto il fine settimana.

Le caratteristiche farmacologiche di Cialis tadalafil

Il Cialis tadalafil è un inibitore selettivo della fosfodiesterasi di tipo 5. Le fosfodiesterasi PDE5 sono un gruppo di enzimi implicati in numerose funzioni cellulari, infatti, sono anche presenti in elevata concentrazione nella muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene, e la loro azione è quella di favorire la degradazione  della guanosina monofosfato ciclica (cGMP).
L'aumento della cGMP nell’organismo maschile si traduce in una vasodilatazione e conseguente rilasciamento delle cellule muscolari lisce del pene, il che significa che l’aumentato flusso sanguigno ai corpi cavernosi del pene consente un corretto meccanismo dell’erezione. Nei casi di impotenza, sia di tipo organico che psicogeno, molto spesso vi è una insufficiente azione della cGMP sulle cellule muscolari lisce del pene, ma gli studi condotti sul Cialis tadalafil hanno dimostrato che questo farmaco è in grado di potenziare l’azione della cGMP a livello dei tessuti penieni e consentire l’integrità dell’erezione.
Il Cialis tadalafil, pur essendo un trattamento anti impotenza simile al Viagra, ha una struttura chimica diversa e soprattutto un’emivita molto più lunga pari a 17,5 ore contro le 3,8 consentite dal Viagra.
Inoltre il Cialis tadalafil  è adatto alla maggior parte degli uomini affetti da impotenza, inclusi gli uomini diabetici o che si sono sottoposti ad interventi di chirurgia prostatica, ed è per questo che viene considerato un farmaco anti impotenza molto più “duttile” rispetto al Viagra.

Tuttavia, nonostante il Cialis tadalafil sia un farmaco ben tollerato e dai minimi effetti collaterali, è bene ricordare che si tratta pur sempre di un farmaco. Pertanto gli uomini che usano o intendono usare questo farmaco anti impotenza devono sempre prestare la dovuta attenzione e cautela.

lunedì 11 aprile 2011

Ipogonadismo maschile e disfunzione erettile

Ipogonadismo maschile e disfunzione erettile

Gravidanza per lei, eiaculazione precoce per lui!

Lei partorisce, lui ha l’eiaculazione precoce!
Sembra strano ma, in molti casi, la nascita di un figlio può sconvolgere talmente tanto la vita di una coppia che per lui iniziano dei problemi sessuali, e più nello specifico iniziano a comparire l’eiaculazione precoce e l’impotenza. In realtà la nascita di un figlio comporta un “passaggio di ruolo”, ossia la coppia da coniugale diviene genitoriale e si carica di nuove responsabilità verso il neonato. Ed è probabilmente questo aumento di responsabilità che comporta, almeno nell’uomo, alcune tra le disfunzioni sessuali più diffuse, ossia l’eiaculazione precoce e l’impotenza.
Gli esperti sostengono che la nascita di un figlio riduca la componente erotica e romantica nella coppia (definita come friendship) e porti invece ad un aumento della capacità di condivisione degli impegni e delle responsabilità (partnership). Questo passaggio delicato, in alcuni casi, ha come contro proprio l’eiaculazione precoce per lui ed il calo della libido per lei.
È noto infatti che con la nascita di un figlio e con il crescere degli impegni, l’eros di coppia cala vertiginosamente portando a rapporti sessuali sempre più sporadici e “veloci”. Recenti studi poi confermano che tra le problematiche sessuali più diffuse vi sia proprio l’eiaculazione precoce, che può derivare sia dallo stress che comporta la nascita di un figlio, sia da situazioni legate al parto, e che l’uomo ha vissuto negativamente.
Alcuni uomini ad esempio, assistendo al parto restano colpiti dal dolore, dal sangue e dall’atto in se, tanto da riversare le immagini negative mediante l’eiaculazione precoce. Pertanto gli studiosi ritengono che sia fondamentale il dialogo nella coppia, e soprattutto sia necessario creare degli spazi che siano solo della coppia e che non coinvolgano il piccolo appena nato. Forse all’inizio questo può sembrare difficile e l’eiaculazione precoce potrebbe apparire come un ostacolo insormontabile, in realtà c’è solo da abituarsi ad una nuova condizione non solo di partner ma anche di padre.

venerdì 8 aprile 2011

Eiaculazioni precoci? potrebbe risalire tutto all’adolescenza



Quando le eiaculazioni precoci sono transitorie 

Delle eiaculazioni precoci possono verificarsi nella vita di un uomo senza per questo allarmare e far sorgere il sospetto di una vera e propria disfunzione sessuale. A chi non è capitato di avere delle eiaculazioni precoci a causa della stanchezza, del forte stress o a causa di una scarsa compatibilità e affinità con la partner? È necessario comprendere che episodi sporadici di eiaculazioni precoci, per quanto frustranti possano essere, non possono e non devono considerarsi come campanello d’allarme di una patologia ben più significativa come l’eiaculatio precox, ovvero quella che comunemente definiamo come eiaculazione precoce.
Diversamente, quando le eiaculazioni precoci sono frequenti o divengono costante della propria vita sessuale, allora è il caso di indagare sulla propria situazione, perché la persistenza delle eiaculazioni precoci potrebbe, in questo caso, affondare le sue radici in un reale disturbo sessuale, l’eiaculazione precoce per l’appunto.
Quando le eiaculazioni precoci preannunciano una disfunzione sessuale
Quando le eiaculazioni precoci creano un problema nella nostra vita sessuale, e di riflesso in quella del partner (abituale o occasionale che sia), allora potrebbe trattarsi del disturbo sessuale più diffuso tra gli uomini, ossia l’eiaculazione precoce.
L’eiaculazione precoce, può colpire ad ogni età, e nonostante si siano sempre ipotizzate una serie di innumerevoli cause, organiche e psicologiche, legate alle eiaculazioni precoci persistenti, da oggi le eiaculazioni precoci potrebbe avere una causa ben precisa da ravvisare nell’adolescenza.
A proporre l’adolescenza come causa specifica delle eiaculazioni precoci persistenti in età adulta, sono stati i ricercatori dell’ospedale San Camillo di Roma, i quali, pur non escludendo altre cause di eiaculazioni precoci, hanno ritenuto che proprio l’età adolescenziale ed i comportamenti sessuali tipici di quell’età, possano essere alla base delle eiaculazioni precoci nell’età adulta.
Adolescenza: come incide sulle eiaculazioni precoci?
La ricerca italiana si è basata su un campione di oltre 200 pazienti divisi in due gruppi ben distinti, nel gruppo “A” sono stati raggruppati gli uomini affetti da eiaculazioni precoci persistenti, nel gruppo “B”, invece sono stati raggruppati quegli uomini che solo raramente avevano sperimentato episodi di eiaculazioni precoci. I risultati sono stati ben chiari; nel gruppo “A”, ovvero il gruppo in cui rientravano non gli uomini affetti da eiaculazioni precoci persistenti, l’attività masturbato ria nell’adolescenza avveniva nel più dei casi frettolosamente in bagno, mentre nel gruppo “B” coloro che non avevano grandi problematiche inerenti le eiaculazioni precoci, l’attività masturbatoria adolescenziale avveniva senza fretta nel proprio letto.
I ricercatori hanno spiegato che a determinare le eiaculazioni precoci persistenti in età adulta vi sono più che altro delle abitudini sbagliate risalenti al periodo dell’adolescenza; "in adolescenza, la masturbazione fatta in fretta e con uno stato di ansia e di proibito, impedisce all’adolescente di conoscersi, di regolare il funzionamento dei muscoli penieni, e di imparare a ritardare l’atto eiaculatorio".
A quanto pare dunque, le eiaculazioni precoci potrebbero essere la diretta causa delle abitudini masturbatorie adolescenziali.